NEUROPSICOMOTRICITÁ

Disciplina svolta dal Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età Evolutiva (TNPEE)

 
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Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età Evolutiva è l’operatore sanitario che si occupa di interventi di prevenzione, valutazione funzionale e riabilitazione dei pazienti in età evolutiva (dalla nascita ai 18 anni) come specificato dall’Associazione di categoria ANUPI

Egli agisce in autonomia ma sempre all’interno di una stretta collaborazione multidisciplinare (con le équipe multidisciplinari formate da neuropsichiatra infantile, psicologo, professionisti della riabilitazione, pediatra e con il personale scolastico e gli operatori dell’area pedagogica) al fine di individuare il miglior percorso riabilitativo possibile per promuovere uno sviluppo equilibrato ed armonico del bambino, nella sua globalità. E’ l’unico professionista dell’area riabilitativa che si forma interamente ed esclusivamente sull’età evolutiva per l’intero corso di studi.

A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO DEL TNPEE?

L’intervento è specifico per i bambini e gli adolescenti nella fascia d’età 0-18 anni che presentano:

  • Rischi, ritardi, disordini del processo di sviluppo

  • Malattie precocemente identificate che, in età evolutiva, causano disfunzioni e disabilità

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L’area di intervento del Terapista della NPEE è rappresentata dalle Disabilità dello sviluppo che mettono a rischio la realizzazione del Progetto di Crescita

L’intervento del TNPEE non si focalizza sul deficit, ma attraverso un approccio globale e precoce si prefigge di:

Sostenere

L’integrazione delle funzioni motorio-percettive dando valore agli atti come rivelatori dei processi adattivi e mentali del bambino

Promuovere

L’organizzazione delle competenze emergenti e la modificazione dei comportamenti atipici

Sviluppare

Le potenzialità presenti ed accrescere il senso di efficacia e l’autostima

Sollecitare

I processi di riorganizzazione funzionale contribuendo alla regolazione e alla stabilizzazione di uno sviluppo armonico

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Il TNPEE utilizza l’azione motoria e il corpo che agisce come strumenti privilegiati di intervento

Il movimento rappresenta una potente forma di espressione e di comunicazione presente fin dalla nascita. La lettura del comportamento non verbale (gesto, postura, tono muscolare, sguardo, uso dello spazio e degli oggetti) fornisce indicazioni sull’identità e sul funzionamento della persona consentendo, nel bambino, di risalire alle funzioni interessate dal disturbo dello sviluppo.

Il corpo del TNPEE è messo in gioco nelle sue componenti motorie, percettive ed espressive.

Attraverso il gioco e l’interazione, il TNPEE fornisce la ricomposizione di azioni disorganizzate aiutando il bambino a dar loro un significato condiviso. Le parole sono scelte con cura: definiscono, sottolineano, amplificano, enfatizzano azioni ed emozioni.

Gli studi delle neuroscienze dimostrano come le prime interazioni tra corpo e ambiente possano essere ancora modificate da esperienze significative perfino in età adulta. L’infant research ha evidenziato come le prime interazioni madre/bambino siano caratterizzate da imitazioni reciproche di espressioni facciali, sguardi, modulazione della voce, alternanza dei turni che gettano le basi per lo sviluppo delle capacità comunicative e della regolazione emotiva. I recenti studi sui neuroni specchi avvalorano il legame tra capacità imitative, condivisione di significati e apprendimento.

Il TNPEE utilizza in fase precoce strategie di sintonizzazione e di imitazione per rispecchiare le capacità di agire del bambino e rinforzarne l’identità e si avvale inoltre di tecniche specifiche per fascia d’età, per singoli stadi di sviluppo e di metodiche coerenti con i disordini presenti, basate sull’evidenza di efficacia e riconosciute dalla comunità scientifica.

AMBITI DI INTERVENTO

L’approccio neuropsicomotorio tiene conto delle interazioni tra funzioni e strutture corporee, attività e partecipazione del soggetto, fattori personali e fattori ambientali intesi come facilitatori o barriere

 
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Ritardo globale di sviluppo

“Ritardo psicomotorio” o alterazione nell’acquisizione delle funzioni in età 0-5 anni

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Disturbi specifici di apprendimento

Difficoltà a carico dell’ambito esecutivo della scrittura (disgrafia)

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Disturbi dello sviluppo intellettivo

Si manifesta nel periodo dello sviluppo e comprende ambiti concettuali, pratici e sociali

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Disturbi della coordinazione motoria

Questo disturbo può manifestarsi con impaccio motorio, maldestrezza, disprassia,…

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Disturbi della relazione e della comunicazione

Difficoltà di comunicazione, sia verbale che non verbale

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Disturbi neuromotori e sensoriali

Possono comprendere paralisi cerebrali infantili, distrofie, paralisi ostetriche,…

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Disturbi dello spettro autistico

Una compromissione nella capacità di comunicazione e interazione sociale

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Disturbi da Deficit di Attenzione

Difficoltà di regolazione dell’attenzione, iperattività e/o impulsività

 

Nella sala del TNPEE nulla è lasciato al caso

Lo spazio viene allestito e modificato in base alle caratteristiche del bambino e agli obiettivi della terapia. Solitamente si trova sempre una zona più ampia dove è possibile sperimentare le coordinazioni motorie globali e una zona più circoscritta per svolgere attività di motricità fine, di gioco simbolico o di rilassamento. Anche gli oggetti vengono selezionati in base alle competenze da sviluppare e possono essere utilizzati in senso funzionale o assumere significati simbolici. Ci sono oggetti come palle, cubi di gommapiuma, teli, cerchi, costruzioni ed altri materiali da assemblare o manipolare come carta, pongo, pittura, che il TNPEE introduce in base agli obiettivi della seduta e della fase del percorso terapeutico.

COME SI ATTIVA L’INTERVENTO DEL TNPEE?

Il medico di riferimento che segnala la necessità di terapia neuropsicomotoria è di solito il Neuropsichiatra Infantile, cui spetta la diagnosi clinica ed il coordinamento degli interventi e degli operatori che prendono parte al progetto riabilitativo, ma a volte può essere richiesto anche dal Pediatra, quando nel bambino siano presenti difficoltà di sviluppo.

Dal gennaio 2018 i TNPEE appartengono all’albo delle professioni tecniche e sanitarie, pertanto per esercitare il singolo professionista ha l’obbligo di essere iscritto regolarmente all’albo Ordine dei TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.


Gli interventi di neuropsicomotricità presso lo Studio Ariel

 
 

PRESA IN CARICO INDIVIDUALE

A seguito di un percorso di valutazione individuale delle competenze dello specifico neuropsicomotorio, si definiscono gli obiettivi a breve e/o a lungo termine. Il terapista sceglie gli opportuni strumenti da utilizzare nel corso delle sedute e condivide le strategie con i genitori, gli insegnanti e altri professionisti che assistono il bambino nel suo percorso di crescita. L’intervento avviene nella stanza di psicomotricità, dove il TNPEE si dedica interamente al singolo bambino.

 
 

PICCOLO GRUPPO DI PSICOMOTRICITÀ

Il piccolo gruppo di psicomotricità è indicato per bambini con difficoltà di natura relazionale, emotiva, comportamentale. Si pone come obiettivi principali la promozione delle principali tappe della socializzazione e il rispetto delle regole sociali. Questo, attraverso una cornice di gioco simbolico, nella quale si utilizzano le abilità motorie, le competenze di spazialità e temporalità, le capacità di attenzione, ascolto, collaborazione. Il gruppo, condotto da due TNPEE in contemporanea all’interno della stanza di psicomotricità, è costituito da bambini appartenenti alla stessa fascia di età, con attività pensate a progettate sulla base delle competenze specifiche attese per l’età.

LE TNPEE DELLO STUDIO ARIEL