LA NUOVA PIRAMIDE ALIMENTARE:REVISIONE DEL 2025

È appena stata pubblicata a inizio Giugno da parte della SINU la revisione della piramide alimentare, che rappresenta la schematizzazione della Dieta mediterranea.

La dieta mediterranea è riconosciuta ormai da tempo non solo più come un regime alimentare, ma uno stile di vita che include competenze, conoscenze e tradizioni, nel rispetto del territorio e della biodiversità. Oggi la Dieta Mediterranea è anche un modello per affrontare le sfide degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, con un’attenzione particolare all’educazione e alle nuove generazioni. Riconosciuta come Patrimonio culturale immateriale da UNESCO nel 2010, quest’anno ne ricorre il 15° anniversario.

E’ ampiamente dimostrato che una aderenza a questo tipo di Dieta apporti numerosi benefici per la salute dell’uomo, tra questi va ricordata la riduzione della mortalità, la prevenzione di malattie croniche non trasmissibili (diabete, malattie cardiovascolari, cancro, malattie neurodegenerative).

La piramide alimentare mostra come in un’alimentazione sana ci sia spazio per tutti gli alimenti, se assunti nelle giuste propor­zioni. Se è vero che non ci sono indicazioni strettamente quantitative, è vero anche, però, che la posizione all’interno dei diversi livelli fornisce in sé un’idea molto chia­ra di quantità. Alla base, quindi, troviamo gli alimenti da consumare di più e con una frequenza giornaliera (frutta, verdura e olio extra vergine di oliva), seguiti, salendo, da alimenti da consumare progressivamente in maniera più attenta (per esempio perché apportatori di maggiori calorie, grassi, sale…), fino ad arrivare all’apice con alimenti che è bene consumare solo in modo occasionale.

La novità di questa piramide, oltre a rivedere il consumo di alcuni alimenti, risiede nell’integrare le nuove evidenze scientifiche sulla salute umana, con quelle per la salute del pianeta.

Infatti è sempre più evidente lo stretto legame tra ciò che mangiamo e l’impatto che questo ha sugli ecosistemi. Per questo motivo la nuova piramide è più plant-based, ponendo l’ enfasi sul consumo di alimenti di origine vegetale (verdure, ortaggi e frutta,…). Viene consigliato un consumo di legumi anche dalle 3 alle 4 volte a settimana, mentre gli alimenti di origine animale sono stati spostati più su (meno carne bianca e meno formaggi stagionati). La carne rossa e le carni rosse processate sono slittate in cima alla piramide, suggerendone un consumo occasionale tanto quanto i dolci.

Inoltre si consiglia un minor contenuto di zuccheri, sale e vino che una volta veniva addirittura consigliato a pasto perché ricco di antiossidanti.

Le parole chiave sono meno spreco alimentare e più sostenibilità, perché la nutrizione è fortemente legata ai cambiamenti climatici. In Italia solo 1 persona su 4 riesce a seguire la vera dieta mediterranea, cerchiamo di farla diventare una consapevolezza di tutti!